Assessore Trasporti Milano
Pierfrancesco Maran Uber questione NCC
Adesso è troppo!
Esordisce il Vice Presidente Nazionale Federnoleggio Confesercenti
che chiede da anni un registro nazionale NCC trasparente come il REN
dei bus ed oggi, prosegue Luigi Pacilli, leggiamo che l’Assessore
Trasporti Milano lo propone per una categoria monocomponente appena
nata e già prepotente
Siamo stanchi di leggere che, sulla scala dei valori di troppi
politici, i diritti dell’impresa NCC non vengono nemmeno menzionati.
Si diversifica la caccia alle streghe contro le imprese NCC avviata
da Alemanno a Roma, quando invece sarebbe già stato necessario
aggiornare la legge nazionale di settore, L21/1992, alle già allora
diffusissime tecnologie di internet e della telefonia mobile.
Troppi politici e troppa stampa di parte continuano a definire
abusivi gli imprenditori NCC milanesi che usano anche autorizzazioni
NCC non milanesi o imprenditori romani che usano anche
autorizzazioni non romane perché la legge li obbliga, se gli servono
più autorizzazioni per lavorare, a partecipare ai bandi di rilascio
di uno degli ottomila Comuni italiani, mentre i Comuni dove il
mercato si è moltiplicato non ne rilasciano da decenni.
Questa caccia alle streghe NCC sta tornando ad essere un problema di
sicurezza sociale e, oltretutto, la persecuzione esasperata della
pura limitazione territoriale da dopoguerra evocata dal 29 primo
quater ma oggi inapplicabile, vedi Sentenza Corte Costituzionale
allegata, alimenta confusione che ostacola la reale lotta
all’abusivismo vero che dilaga incontrastato.
Nonostante questo, sottolinea Luigi Pacilli, l’attività d’impresa
NCC, parlando solo della recente visita di Obama a Roma e della
recentissima doppia santificazione papale, ha invece dimostrato e
dimostra quanto essa sia sempre più professionalmente richiesta, per
il lustro e la crescita di turismo e immagine italiani.
Contestiamo la politica che da vent’anni affronta i problemi delle
nostre imprese NCC parlandone solo con i taxi, tanto meno accettiamo
che ne voglia parlare solo con l’ultimo miliardario arrivato,
continuando a calpestare il nostro lavoro senza interpellarci.
L’organico NCC nazionale è cresciuto superando quello taxi e le
nostre imprese, fatturando miliardi di euro, danno lavoro a più di
duecentomila dipendenti, oltre un terzo dei quali sono autisti
professionali cui vengono giustamente richiesti rigorosi requisiti
abilitativi e sanitari per la sicurezza degli utenti, e vogliono
essere tutelati così come sono controllati, anche nei confronti del
car pooling.
Federnoleggio Confesercenti, conclude Luigi Pacilli, chiede che si
istituisca il Registro Nazionale Imprese NCC, come il REN dei bus,
prima di quello degli intermediari! abbiamo già Tour Operators ed
Agenzie di Viaggi, anche nostre.
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