Federnoleggio Confesercenti:
"Attenti a non favorire le vere lobby"
In riferimento agli
articoli apparsi sul Messaggero del 22 Novembre e sul Corriere della
Sera del 23 Novembre, notiamo, con insistenza, il definire lobby le
imprese NCC bus. Risulta inaccettabile veder definire lobby, piccole
imprese costrette a pagare centinaia di euro al giorno solo per
accedere alla città di Roma. Appare altresì bizzarro definire lobby,
piccole imprese costrette a svolgere il proprio lavoro senza che il
Comune di Roma sia in grado, da anni, di definire regole, percorsi
appropriati e parcheggi. Stupisce inoltre come ci si accanisca
contro piccole imprese che svolgono un servizio che e' integrativo
del servizio pubblico. Non e' antagonista o alternativo, ma
complementare. Provate ad immaginare cosa accadrebbe, se tutti i
turisti che la mattina si incolonnano lungo le Mura Vaticane per
accedere ai Musei, entrassero nella Metropolitana. Quanti cittadini,
quanti studenti non arriverebbero a scuola o al lavoro in orario ?
Chi come noi di Federnoleggio Confesercenti rappresenta nel settore
NCC sia i bus che le vetture, può, con cognizione di causa rilevare
che gli Open Bus, da quando sono in circolazione, hanno tolto fette
di mercato alle vetture, diminuendo sensibilmente le richieste di
servizi di tour con vettura o van, riducendo quindi il numero di
vetture in circolazione. Non capiamo perché si vuol creare una
caccia alle streghe tra chi svolge un servizio pubblico ma nulla si
fa per diminuire quello privato. Si fanno le strisce bianche per i
cittadini che si muovono con auto privata, ma non si prevedono posti
auto per gli NCC, neanche in posti come le stazioni ferroviarie.
All'aeroporto di Fiumicino si e' pensato bene di fare parcheggi
gratuiti per i privati e a pagamento per NCC bus e auto. Nessuno si
scandalizza più del pauroso numero di permessi ZTL rilasciati a
vario titolo, ma quasi mai gratuitamente, dalla Agenzia della
Mobilità di Roma, che intanto fa cassa. Nessuno grida allo scandalo
quando si chiedono 3000 euro l'anno per vettura alle piccole imprese
NCC auto per accedere alla ZTL di Roma, contro i 500 di un qualsiasi
privato che dichiara di avere un ufficio in centro, senza verificare
se sia vero o fittizio. Se sia ha proprio voglia di parlare di
lobby, parliamone. Parliamo della Trambus Open, che con i soldi di
ignari cittadini romani, risana da anni il buco di bilancio, ma non
si decide a cedere ai privati il servizio ma anzi mette alcuni di
loro in condizione di chiudere. Parliamo degli Open bus di Roma
Cristiana, che operano senza alcuna autorizzazione "sfruttano una
interpretazione del Concordato". Parliamo di come la lobby dei Radio
Taxi, non dei tassisti poveri cristi, stia vessando tramite il
Sindaco Alemanno, migliaia di piccole imprese NCC auto, che per
difendere il loro diritto al lavoro sono arrivate fino alla Corte di
Giustizia di Lussemburgo, dove attendono a breve la cancellazione di
una legge che con un colpo di mano fu inserita notte tempo in un
Milleproroghe 4 anni fa da chi grazie alle lobby siede da anni in
Senato. In questo paese si dovrebbe capire che il turismo non ci e'
concesso per grazia divina, ma e' una risorsa che i nostri avi ci
hanno lasciato e che noi dobbiamo custodire e salvaguardare dando
servizi che in altre città d'Europa sono la norma, mentre da noi
sembrano l'eccezione. In questo momento di particolare crisi
economica creare servizi ed incrementare il turismo dovrebbero
essere la priorità anche in prospettiva occupazionale. Ostacolare,
piuttosto che regolamentare, chi in proprio cerca di dare questi
servizi appare, a chi ha occhi per guardare, operazione per favorire
le lobby, quelle vere.
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